La battaglia dopo l’ombrellone

In questo periodo mi sto dedicando poco al blog: sono sempre preso da mille impegni, tutti vogliono sempre aiuto e nessuno che ne dia a me. Sì, è vero, tra di voi c’è qualcuno che lo fa e non smetterò mai di ringraziarlo. Anche solo leggere uno dei miei racconti e dirmi due parole sul perché faccia schifo è un grande aiuto. Fortunatamente ci sono anche quelli che ti ringraziano tirandoti su il morale con toni entusiasti come:

   «Tu scrivi da dio! Sei proprio bravissimo!»
   «È magnifica la sensualità che metti nel “toccare le cose”. Pochissimi sanno farlo!»

   o anche
   «Oh, questa sì che è una scheda di valutazione!»
   «Sei stato utilissimo!»
   «Come sempre il Nonno è il migliore nel dare consigli utili!»
   «Ci piaci così, integerrimo guardiano dello stile!»

   o ancora
   «Il Nonno è bastardo nell’anima»
   No, wait… tralasciate quest’ultima.

Ormai l’estate ha marciato senza pietà sulla desolata e triste penisola calcando il suo tallone soffocante su tutti noi. È ormai giunta l’ora per lei di passare il testimone in corsa al signor Autunno, triste generale delle foglie cadenti. Siete andati a godervi un po’ di meritato riposo sotto qualche ombrellone, in montagna o al mare, o a visitare qualche bella città. Ora è però arrivato il tempo di “rientrare in pista e prepararsi per il nuovo record”, come mi suggerisce sempre la voce scherzosa del mio simpatico navigatore quando devo prendere l’autostrada. Io mi sono rilassato per tre settimane rosolando sotto il sole sardo e mi sono dedicato a dei bei mattoni da leggere per rilassarmi. Lo so, per voi è un ossimoro, per me no.
   Anche per me è giunto il momento di riprendere in mano i progetti lasciati congelati nel freezer di casa, di dedicarmi a nuovi racconti e sfide. Devo decidermi a mettermi a quattrocchi con me stesso e delineare definitivamente quei santissimi 4 personaggi che mi mancano per portare avanti il mio romanzo (o se preferite la-cosa-più-lunga-che-abbia-mai-sfornato). È ora di riaccendere il portatile e tornare alle armi, togliere la ruggine dal filo delle armi e tornare a combattere.
E voi, siete già tornati sul campo di battaglia?

2 commenti su “La battaglia dopo l’ombrellone”

  1. Ehi, michael. Ti serve aiuto ? 🙂
    Minkia, mi piacerebbe collaborare con uno come te, tanto per cambiare

  2. In realtà attualmente, più che un aiuto, mi servirebbe tanta ispirazione e tempo libero. E una segretaria magari 😀
    In ogni caso, visto che ti sei offerto volontario, ne terrò sicuramente conto se mi servisse una mano. Anche solo per una critica a un testo.
    Grazie mille Nicola.

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