L’ombra dell’ignoto – ROBA DA SCRITTORI

Un anno e qualche mese dopo la pubblicazione del primo volume “Il Libro di ROBA DA SCRITTORI” (che potete trovare a questo indirizzo) eccoci giunti alla seconda edizione. Come sempre Antonio Schiena e Beniamino Soprano mescolano le loro brillanti idee e traggono dal cilindro un numero fortunato, anzi, visti i risultati, un gran bel numerone fortunato!
   Ne avevamo parlato al raduno di Roma col gruppo degli afecionados (Antonio & Beniamino appunto, ma anche io, Sara, Mario, Simona, Leonardo, Davide, Ezio e i turisti francesi che ci hanno fatto sloggiare l’appartamento alla mattina perché avevano prenotato loro… ma questa è un’altra storia). Avevamo valutato diverse opzioni e grandi linee avevamo definito le possibili strade da perseguire, ma non c’era stata la scintilla della grande idea.
   L’esperienza aveva insegnato che muoversi con certe modalità era controproducente quindi sono state studiate migliorie anche da quel punto di vista.

   Poi arrivano Antonio e Beniamino e così, da un giorno all’altro, ti sorprendono. Mettono in scena uno spettacolo veramente ben studiato, con una stupenda idea di fondo, uno scenario da grande esibizione, tutto il pubblico che freme per vedere la prima. Eravamo in colonna con gli altri partecipanti o visitatori, pronti a farsi notte davanti alla biglietteria per prenotarsi il biglietto e il posto in una buona posizione. E si fa anche amicizia, si conoscono nuove persone, nuovi volti, esperienze, opinioni. Molti nuovi amici. Tutti con una grande passione e grande umiltà.

   E poi, la sala apre, ci accomodiamo sulle poltrone vellutate che sanno di quello speciale aroma polveroso e artistico. Godiamo dello spettacolo in tutti i suoi atti, brevissimi ma talmente ben fatti che il tempo sembra trascorrere rapidissimo. Il teatro è così stipato da dover stare attenti a respirare, ma è bello. Si ha la sensazione di essere un tutt’uno, di essere a casa. E nell’ultimo atto i due prestigiatori della scena estraggono con un abile numero di magia questo: “L’ombra dell’ignoto – ROBA DA SCRITTORI”.

   Posso solo dire: «C’ero anche io. Anche in questa storia. Chissà che non nasca qualcosa di più, come l’altra volta. Ne sarei veramente felice e orgoglioso.»

   Partono i titoli di coda e nei ringraziamenti c’è anche il mio nome. Ma non è per me, è per tutti quelli che hanno partecipato.
   «Grazie!» urlo.

SIPARIO