Le cose che mi sconvolgono… [PARTE 3]

A voi la terza parte del mega listone gargantuesco, che sto cercando di fare su “Le cose che mi sconvolgono di uno scribacchino”. L’articolo completo con tutta la lista lo trovate QUI.

3 – Chi non sa le basi:
   Questo post sarà un po’ noioso e tratterà di cose poco interessanti. Però non rompete troppo, sono cosa DA SAPERE.
   Per fare lo scrittore devi sapere scrivere. Sembra una cosa scontata, come dire che per fare il manovale nell’edilizia devi avere le braccia; come si fa a sollevare pesi tutto il giorno senza braccia? Come fai a intonacare? Non è discriminazione, è puro materialismo e anche un pizzico di causalità: non puoi fare una cosa se non possiedi gli strumenti necessari per farla. Se il nostro amico senza braccia vuole lavorare nell’edilizia si ritaglierà un suo spazio come geometra, come interior design, come quello che vuole. Dovrà lottare molto più di altri. Però, aimè, non potrà fare il manovale. A meno che non trovi un metodo per farsi ricrescere le braccia.
   Allo stesso modo lo scrittore non può permettersi di non conoscere i fondamenti della scrittura, lavoro o puro e semplice hobby che sia. Per fondamenti non intendo le tecniche di scrittura, di narrazione, di stesura della fabula. Tutto questo è un più; il vero must è la capacità espositiva, in termini tecnici: il protocollo utilizzato per trasmettere il messaggio. È un concetto così semplice che le persone se lo dimenticano.
Mauro Corona   Per intenderci, non tutti possono permettersi di fare come Mauro Corona che (tratto da una scena di vita vissuta) ha mandato a quel paese il suo editore per telefono, la cui unica colpa era quella di aver osato dichiarare l’inadeguatezza del suo ultimo lavoro.
   Il problema, oltretutto, non riguarda solo gli scrittori, ma anche gli editori che si appoggiano sempre più spesso a personale incompetente improvvisato. E ricordiamoci che un editor non è un semplice correttore di bozze che ti segna dove mettere il punto, quale parola hai scritto male o quale frase sarebbe da correggere. Il compito più importante di un editor è anche quello di essere il lettore di test dell’opera e capire a primo occhio cosa non va e cosa potrebbe essere migliorato.
   Per fare bene il lavoro di scrittore bisogna limare il più possibile i difetti e tutto comincia conoscendo le basi. Siate voi editor o scrittori, dovete comunque conoscere queste capisaldi della scrittura. Vediamoli uno per uno e impariamo a edificare per bene:

  • 3.1 Punteggiatura
  • Conoscere i segni di interpunzione non è solo una superficiale passione dei letterati che non hanno di meglio da fare. Significa soprattutto essere consapevoli delle pause di recitazione e interpretazione di un testo. Il loro significato è già stato sviscerato in uno dei miei precedenti articoli che potete scaricare QUI in versione pdf. Come già detto le regole rigide sono ben poche e molte volte l’utilizzo della punteggiatura è soggettivo. In ogni caso dalla punteggiatura dipendono molti fattori come la velocità di lettura, le pause, l’intonazione, l’enfasi. Tutti questi fattori si condensano nell’efficacia di un testo. Per capire come dovrebbe essere letto (e soprattutto scritto) un testo, si dovrebbe trarre insegnamento dall’interpretazione teatrale. Ciò nonostante basterebbe comprendere alcune piccole regole che disciplinano l’utilizzo di questi segnali, per non commettere grossolani errori: analisi grammaticale e logica. Vediamo quindi nel dettaglio questi altri due mattoni che costituiscono le fondamenta della scrittura.

  • 3.2 Analisi grammaticale e analisi logica della proposizione
  • L’analisi grammaticale è uno studio che permette di assegnare a ogni parola una parte del discorso. In italiano le categorie della grammatica in cui si dividono le parti del discorso sono nove divise in variabili (articolo, nome, aggettivo, pronome e verbo) e invariabili (avverbio, preposizione, congiunzione, interiezione). Non starò qui a spiegare cos’è un avverbio, un nome o un’interiezione; per chi si vuole informare c’è Wikipedia.
       Lo step successivo è l’analisi logica o sintassi, cioè il procedimento che consente di riconoscere i singoli componenti (soggetto, predicato, complementi) all’interno di una frase o periodo. Queste due pietre miliari non sono solo un capro espiatorio che le maestre delle scuole usano per torturare i bambini sfogando la loro rabbia repressa. Sono invece necessarie per capire come meglio utilizzare gli elementi della lingua, come disporli nel flusso espressivo e come farli interagire tra di loro. Ancora una volta può sembrare banale ma errori come la costruzione di frasi passive, verbi transitivi senza oggetti, tripla/quadrupla aggettivazione, avverbi in abbondanza, inversione verbo-soggetto o aggettivo-nome. Potrei stare qui tutta la notte e rido di chi mi dice: «Scherziamo, io queste cose mica le faccio! Anche io non posso sopportarle certe cose.»
       E allora mi chiedo, perché diavolo scrivi cose come “era una radiosa, ma splendente e romantica alba arancione.” (Citazione inventata sul momento che rispecchia il 50% dei libri che volano fuori dalla finestra di casa mia).
       Spero tu muoia soffocato dai tuoi stessi aggettivi.

    Conoscere questo tipo di studi vi permetterà anche di evitare baggianate come: “Fonti governative sostengono che il rifugio del pericoloso criminale è stato individuato.”
       Notato niente? Se non avete notato l’errore dubito che la scrittura faccia per voi perché “sostengono CHE […] È STATO” è una porcheria. Il congiuntivo è SIA.

    Elementi di analisi logica e grammaticale della lingua italiana

  • 3.3 Analisi logica del periodo:
  • Proseguendo nella lunga lista di concetti che compongono le basi saliamo un ulteriore gradino della piramide. I primi tre gradini erano la punteggiatura e le analisi basilari dei costrutti e della struttura semplice. Analizzare un periodo invece vuol dire separare le varie proposizioni che lo costituiscono utilizzando gli elementi appresi dai punti precedenti. L’analisi permette di riconoscere e dividere le proposizioni per tipologia dividendole in proposizioni principali (frasi indipendenti dal punto di vista grammaticale), coordinate (proposizioni posizionabili ad uno stesso piano sintattico) e subordinate (proposizioni dipendenti da altre).
    Niente panico   Prendere confidenza con questo tipo di analisi comporta un livello superiore di scrittura e la comprensione più ampia del discorso e dei suoi significati. Comporre un discorso coerente e fluido evitando di incalzare e confondere il lettore con mille coordinate e/o subordinate. Connettere le frasi in modo sensato e giustificato. Evitare periodi troppo lunghi e i concetti che degenerano. Tutto questo è sintomo di una padronanza linguistica che può davvero fare la differenza tra un testo “carino, ma che due palle” e un testo “grandioso, l’ho letto in una notte”.
    [CONTINUA nel prossimo articolo…]

4 commenti su “Le cose che mi sconvolgono… [PARTE 3]”

  1. La parte migliore sono le vignette con la punteggiatura 😉
    Il congiuntivo è un problema generale, a leggere spesso su siti e blog (che non lo usano) ti portano a memorizzare l’errore e a commetterlo involontariamente. In ogni caso condivido, l’uso di una scrittura corretta è la base per ogni scrittore.

  2. Ehehe, quell’immagine spacca. Moltissimi fanno errori di punteggiatura e anche se può sembrare una cosa banale, è qualcosa che ti fa rallentare in maniera brutale la lettura.

  3. Ciao Spettro. Per fare esercizio si deve: Leggere, leggere molto, più che si può; Scrivere, scrivere tutti i giorni; Studiare e ripassare le basi. Leggere può sembrare poco utile come esercizio ,ma permette di apprendere per osmosi dai testi e dagli autori i vari utilizzi della lingua già corretti (si spera). Scrivere e farlo tutti i giorni è utile a prendere confidenza con la lingua e a prendere l’abitudine di farlo con scadenza giornaliera. Oltretutto anche farsi leggere è un ottimo modo di imparare se trovi qualcuno disposto a imbastire una crtitica costruttiva che vada oltre un: “Bello, mi è piaciuto” o “Non mi piace”. Ripassare le basi invece non fa mai male: riprendi in mano testi scolastici sulla grammatica e sulle analisi 😉

I Commenti sono chiusi.